Sarà perché ieri mattina ero in piazza Guardi con Carlo Monguzzi, l'uomo delle cartoline magiche, che sbaragliava con stile gli avversari e i loro pieghevoli, i loro gazebo, i loro totem, i loro euro a centinaia di migliaia.

Sarà perché ieri sera la piazza era piena, ma non era tanto la quantità, era la serenità e l'atmosfera che c'era, a fare la differenza.

Sarà perché, pochi minuti dopo la fine del concerto, tra la piazza in festa e le Colonne, si è messo a piovere, una pioggia manzoniana, che vale la pena di citare (Promessi Sposi, 37):

Appena infatti ebbe Renzo passata la soglia del lazzeretto, e preso a diritta, per ritrovar la viottola di dov'era sboccato la mattina sotto le mura, principiò come una grandine di goccioloni radi e impetuosi, che, battendo e risaltando sulla strada bianca e arida, sollevavano un minuto polverìo; in un momento, diventaron fitti; e prima che arrivasse alla viottola, la veniva giú a secchie. Renzo, in vece d'inquietarsene, ci sguazzava dentro, se la godeva in quella rinfrescata, in quel susurrìo, in quel brulichìo dell'erbe e delle foglie, tremolanti, gocciolanti, rinverdite, lustre; metteva certi respironi larghi e pieni; e in quel risolvimento della natura sentiva come più liberamente e più vivamente quello che s'era fatto nel suo destino. Ma quanto più schietto e intero sarebbe stato questo sentimento, se Renzo avesse potuto indovinare quel che si vide pochi giorni dopo: che quell'acqua portava via il contagio; che, dopo quella, il lazzeretto, se non era per restituire ai viventi tutti i viventi che conteneva, almeno non n'avrebbe più ingoiati altri; che, tra una settimana, si vedrebbero riaperti usci e botteghe, non si parlerebbe quasi più che di quarantena; e della peste non rimarrebbe se non qualche resticciolo qua e là; quello strascico che un tal flagello lasciava sempre dietro a sé per qualche tempo.

Sarà perché è finita, con Stefano e Pierfrancesco e molti amici, in un baretto di piazza Vetra, con il compleanno di Pier e l'analisi degli ultimi sondaggi, tra ottimismo e cautela, passione civile e anche un po' di leggerezza.

Sarà per tutto questo, ma credo che questa volta la partita, a Milano, l'abbiamo giocata. Con gioia, senza Letizia.

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