E oggi?
«Nell’ambito delle spese militari bisogna assolutamente rivedere il nostro impegno per gli F-35». Lo ha detto Pier Luigi Bersani intervistato al Tg2. «La nostra priorità non sono i caccia, la nostra priorità è il lavoro», ha chiarito il segretario del Pd che è entrato nella polemica sulla spesa da 15 miliardi di euro per dotare la nostra aviazione dei caccia.
Pier Luigi Bersani, 22 gennaio 2013.
«È utile qui ricordare che l’Italia ha aderito al programma F35 nel 1999 con il Governo D’Alema, ha confermato la partecipazione con il secondo Governo Berlusconi nel 2002 e poi ci sono stati ulteriori passi fatti dal governo Prodi e nel febbraio nel 2009 dal governo Berlusconi. Il nostro Governo è stato l’unico a ridurre il numero degli F35 da 131 a 90».
Mario Monti, 2 febbraio 2013.
«Io sono sempre stato contrario agli F35 e anche nelle portaerei. Gli impegni vanno mantenuti ma devo dire che non mi sognerei mai oggi di fare una spesa così».
Silvio Berlusconi, 2 febbraio 2013.
«Quello che Monti dice non risponde a verità». È quanto afferma l’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema, in merito alla vicenda degli F-35. «In realtà – tiene a precisare D’Alema in una nota – il 23 dicembre del 1998 il governo da me presieduto firmava, dopo il voto favorevole del Parlamento, una dichiarazione d’intenti che avviava una fase preliminare e di studio per la costruzione di un velivolo unico per diverse specialità, altamente tecnologico e, proprio perché avrebbe potuto contare su grandi numeri nella produzione, con un secco abbattimento dei costi, che sarebbe potuto arrivare fino alla metà del costo dei velivoli allora in produzione».
Massimo D’Alema, 3 febbraio 2013.
Matteo Renzi aveva addirittura proposto il dimezzamento.
Per altro, entrambi i candidati del Pd, al ballottaggio delle primarie dello scorso autunno, avevano parlato anche di chiusura dell’avventura in Afghanistan.
Bersani: «Innanzitutto, l’Afghanistan: il 2013 deve essere l’anno di chiusura di questa avventura; poi, gli F35: con questa crisi non mi sembra il caso…». Renzi, di rimando: «Scusa segretario, ma sull’Afghanistan la ‘road map’ già prevede l’uscita nel 2013; e gli F35 dipendono da noi, non da loro…».
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