Tutti lo vogliono cambiare, giurano di volerlo fare come prima cosa in assoluto, come premessa a qualsiasi altra.
Poi, arrivati a un certo punto, dicono che non fa niente, che si torni pure a votare con il Porcellum che poi lo cambiano noi.
Perché è una vergogna, uno scandalo, una truffa, ma conveniente come poche altre cose nella vita. Come il cacio sui maccheroni, per i leader antichi e nuovissimi.
E così ci è cascato anche Beppe Grillo. Che del Porcellum ha per altro fatto un metodo. Infatti ogni decisione – soprattutto quelle politiche – le prende lui. Con un editto. Gli altri di adeguino.
Fa consultazioni della rete per tutto, ma come già per il governo del cambiamento anche ora non ha pensato di chiedere alla rete che cosa fosse giusto fare o dire o proporre.
Ha scritto un post. Procelloso (porcelloso) e trepido. Altro che megafono, come dicevano in campagna elettorale. Altro che democrazia del clic. Qui, con il clic, si ottiene solo quello che c'è già.
Poi certo lo cambieremo, ma solo la prossima volta. Volete mettere la suspense?
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