Molti si sorprendono dei sorprendenti cambi di casacca all’interno del Pd.

Sinceramente, invece, non mi colgono impreparato. Anzi, registro comportamenti tipici: quando un capo decide di fare un’inversione a U, tutti lo seguono nella manovra. Come se fosse la cosa più naturale del mondo.

E tutti si posizionano, spesso a prescindere, senza nemmeno conoscere la posizione in cui si stanno posizionando, appunto. Con un richiamo della foresta, spesso.

Non sorprende la duttilità dei dirigenti, mentre, se andiamo avanti così, ci sorprenderà quella degli elettori. Non ci sono bastati i milioni di cittadini che a febbraio sono passati dal Pd ad altro, con sofferta duttilità. No, noi andiamo avanti. L’importante è prendere posizione, governare i processi, delimitare il proprio territorio. Poi si vedrà.

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