Leggo che altri candidati avanzeranno la propria proposta di legge elettorale alla fine del Congresso.

Ora, a parte che può anche essere che non diventino segretario (altrimenti che Congresso è?) e quindi potremmo anche non saperlo mai, penso che sia sbagliato non dichiarare subito la propria preferenza. Non solo per un motivo tecnico, ma per una constatazione più che ovvia: se non si procede alla definizione della legge elettorale in tempi brevi – dopo avere sprecato già sei mesi perché si deve cambiare la Costituzione, con Berlusconi, perché la modifica del 138 la votano anche i suoi -, a votare non ci si torna più (nel senso che si va al 2015 e anche oltre).

Da mesi, per altro, ripeto che la legge elettorale va cambiata subito (non quel subito che significa dopo) e propongo con chiarezza un immediato ritorno alla legge in vigore prima dell'introduzione del sistema Calderoli (quella legge, in vigore fino al 2005, depurata da alcune imperfezioni come le listine bloccate alla Camera e il relativo scorporo). Un sistema elettorale, che prende il nome da Mattarella, che consente – soprattutto se combinato col sistema delle primarie – la ricostruzione del rapporto elettori-eletti e agevola la formazione di una maggioranza (senza attribuire abnormi premi), naturalmente per chi sappia andare a prendersi i voti.

La vittoria in politica, come sappiamo fin troppo bene, non è una certezza, ma una possibilità (quella possibilità a cui ci riferiamo spesso). E con tre partiti che si equivalgono, la partita è interessantissima. E ancora migliore sarebbe con un doppio turno di collegio (di collegio, non sul totalone), ma sappiamo che il doppio turno non piace né al Pdl, né al M5s.

Questa per me è la posizione di partenza che abbiamo sbagliato a non ribadire in aula quest'estate. E in ogni caso il Pd non può prendere in considerazione altre soluzioni che non garantiscano la libera scelta dei propri rappresentanti da parte degli elettori e uno schema che consideri come elemento qualificante quel bipolarismo per cui siamo nati. Che è saltato perché abbiamo perso milioni di voti, non perché abbia vinto il centro, come si cerca di dimostrare ora, con manovre di Palazzo dal sapore antichissimo.

Perché non farlo subito, perché non dirlo adesso?

P.S.: posso proporre di non chiamare più i sistemi elettorali con il latinorum? Tipo l'Ispanicum, che fa anche impressione. O il Violantum, che uno teme che poi arrivi anche il Quagliariellum…

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