Un giovane su tre è disoccupato e la tendenza è a salire: ragazze e ragazzi, che ne dite di ribellarvi? D'accordo, è troppo facile la battuta secondo la quale B si occuperebbe solo delle minorenni. Vorrei evitare però che anche noi dedicassimo tutti i nostri sforzi all'unica questione che tiene banco sui media.
C'è una questione giovanile che sta assumendo sempre di più i tratti della questione nazionale per eccellenza. Possiamo continuare a far finta di non vederla? Possiamo continuare a rinviare i provvedimenti sempre più urgenti e necessari?
Scendiamo in piazza per questo (e, in secondo luogo, anche per quell'altra cosa che sappiamo tutti)? Cerchiamo di rimettere in ordine le priorità: e in Italia, la priorità è costituita dai giovani. E dal futuro che non c'è, per tanti. Troppi. Scandalosamente troppi.
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