Sono tempi strani: le parole di Napolitano, molto tardive, portano a pensare che la colpa del pasticcio di fine anno sia di Grasso. Sugli emendamenti. Con Casini (!) che lo difende.
La dico così: sono mesi che si votano solo decreti, che tutti i gruppi di maggioranza hanno proposte irrinunciabili che rallentano i lavori, che si mette la fiducia, nonostante una maggioranza fino a qualche settimana fa larghissima nei numeri.
Capisco che Napolitano senta qualche responsabilità, visto che lo schema che stiamo seguendo è il suo, ma dare la colpa agli altri non è mai serio. Soprattutto se capita al Presidente della Repubblica più influente sul piano politico di tutti i tempi.
Ora sembra a tutti una situazione insostenibile, come ha scritto ieri anche il direttore del Corriere della Sera (una volta, non molto tempo fa, chi scriveva certe cose era selvaggiamente attaccato dagli editorialisti dello stesso giornale), ma è il momento di assumersi le responsabilità dei fallimenti e dei ritardi. Che non sono certo responsabilità di Grasso.
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