Come sapete, i decreti legge devono essere riportati alle sole ipotesi di reale necessità e urgenza, secondo quanto prescritto dalla Costituzione, come più volte ribadito dalla Corte costituzionale.
La stessa riflessione va fatta – a maggior ragione – per i decreti omnibus (quei decreti-legge contenenti norme disparate risalenti a settori d'intervento molto diversi tra loro). La stessa Corte costituzionale ha infatti ricordato come l'omogeneità rappresenti un requisito implicito del decreto legge ai sensi dell'art. 77 della Costituzione. A questo ci ha peraltro richiamati più volte con forza il Presidente della Repubblica, anche nelle ultime settimane (fino al messaggio di fine anno).
Mi rivolgo al Presidente del Consiglio e al segretario del Pd, chiedendo ai colleghi di Camera e Senato di associarsi a questa mia richiesta: oltre a limitare al minimo la decretazione d'urgenza, evitiamo di presentare ancora testi omnibus.
Questi testi creano le condizioni per un dibattito confuso, in cui i diversi piani si sovrappongono, le polemiche si rincorrono e si fatica a spiegare il dettaglio di ciò che si sta votando ed emendando.
Mi rendo conto che la richiesta sia banale, ma da un mese a questa parte è divenuta per molti di noi un'esigenza e un modo necessario per superare una fase complessa della nostra vita parlamentare.
Certo della considerazione, estendo il mio appello a chi lo vorrà condividere.
Giuseppe Civati, Donatella Albano, Monica Cirinnà, Carlo Galli, Paolo Gandolfi, Sergio Lo Giudice, Michela Marzano, Corradino Mineo, Luca Pastorino, Laura Puppato, Lucrezia Ricchiuti, Maria Grazia Rocchi, Maria Spilabotte, Veronica Tentori, Walter Tocci, Sandra Zampa.
P.S.: altri parlamentari stanno valutando la proposta.
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