La solita Repubblica titola: Civati riparla di scissione.
Non avendone mai parlato è un po’ difficile riparlarne. E non ne ho parlato nemmeno questa volta.
Faccio notare che sono altri che si sono scissi da se stessi, da quanto avevano detto, promesso e ripromesso di fare, dal buon senso, anche. E certamente da parecchi dei propri elettori. Non dei miei, proprio dei loro. Riguardare il dibattito su Sky, per dirne una.
Avevano parlato e riparlato di un’altra storia, e non si può sempre chiedere ai coerenti di rispettare gli incoerenti. Perché essere coerenti con gli incoerenti fai solo la figura del cretino e ci rimani pure male.
Ecco, per dirla con semplicità, mentre leggo di senatori di Verdini pronti a dare una mano alla formazione del nuovo governo, vorrei ricordare che non si può sempre vivere sotto ricatto, che succedono cose che poi vengono spiegate dopo, che si fatica a comprenderle e a condividerle. Poi, certo, si può farla facile. Facilissima. Oppure negare tutto quanto, che è la stessa cosa.
Il fatto che migliaia di persone abbiamo sottoscritto il post sull’ipotesi Ncs deve fare riflettere tutti quanti. E ricordare che la questione del trattino tra centro e sinistra non si può risolvere con l’allungamento del trattino a coprire la parola sinistra. E che non si può fare sempre tutto senza rendere protagonisti gli elettori, sovrani dimenticati di questa strana Repubblica. Nel senso della Repubblica, non del giornale.
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