Mentre attendiamo le celebrazioni del 27 marzo (quando B vinse le prime elezioni, nel 1994), vale la pena di soffermarsi sui suoi straordinari risultati. Prendete le Grandi Opere (tutto maiuscolo):
È datato 2001 uno dei maggiori flop dell’Italia berlusconiana. La legge 443, conosciuta come Legge Obiettivo, è lo strumento che stabilisce procedure e modalità per la realizzazione delle grandi infrastrutture strategiche nel nostro Paese nel decennio 2002-2013. Dieci anni dopo, Legambiente ha presentato un bilancio dei risultati ottenuti analizzando trasformazioni, modifiche delle priorità, aumenti dei costi e dei rischi legati ai cantieri aperti ma senza certezza di realizzazione. In sostanza, il provvedimento che avrebbe dovuto accelerare e modernizzare l’Italia è finito in un pantano. Da 196, le infrastrutture “necessarie” in dieci anni sono diventate 348, in primis quelle trasportistiche: erano 129, sono ora 198; i costi si sono gonfiati del 190 per cento.
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