Daniele Viotti dappertutto, fino a Borgo San Dalmazzo (per un attimo ho temuto volesse riprendersi Nizza e la Savoia), dal primo all'ultimo giorno, con Hamilton e Fabio e Marco e tantissimi altri.
La scoperta di Renata Briano e la sua ricetta per l'Europa: dalla Liguria, per l'ambiente.
Il movimento delle 12 stelle di Paolo Sinigaglia che in Europa ci è andato prima, a fare un sopralluogo delle cose buone e belle da portare qui da noi.
La storia di Elly Schlein e del suo nome che ormai avete imparato a scrivere, la sua campagna appassionata, a piedi, nei luoghi simbolo della circoscrizione.
La piazza di Trento con Andrea Pradi con i ragazzi, tanti, in fondo, quasi a dire ci avviciniamo, ma non troppo.
La mela rossa di Ilaria Bonaccorsi, un applauso spontaneo per lei al Pd dell'Alberone, le preoccupazioni di chi sta a sinistra e le speranze per qualcosa di nuovo.
Elena Gentile che entusiasma i ragazzi di Napoli con una passione di altri tempi (lei che si è iscritta al Pci il giorno dopo la morte di Enrico Berlinguer, a proposito di citazioni più pertinenti) e attraversa il collegio dei signori delle preferenze, senza paura.
Un migliaio di selfie con il viso sempre più stanco, una cravatta rossa che mi ha regalato un compagno calabrese a Biella (perché i compagni dirigenti devono avere la cravatta, la giacca non basta), una gelateria sulla provinciale a Lucca, la piazza di Civitavecchia, la casa di cura di Cesano Boscone, le polemiche inutili, i dibattiti seri, la sinistra da ricostruire, perché sia grande, perché vada al governo, dopo libere elezioni. In Europa e poi in Italia.
Tenetevi pronti: domani è il giorno più bello, quando i cittadini tornano a scuola per andare a votare (la cosa non è casuale, come vorrebbe Bajani).
E poi, molto presto, torneremo a votare anche per le Politiche, con una nuova legge elettorale (decente, si spera).
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