La notizia che circola sulla sostituzione di Corradino Mineo nella commissione Affari costituzionali, per opera del capogruppo Zanda, è di una gravità inaudita: anche perché era già circolata in campagna elettorale ma poi ci si fermò (proprio perché eravamo in campagna elettorale e le cose brutte in campagna elettorale non si fanno).
La critica non è ammessa, e va eliminato chi non è d’accordo, anche se si tratta della modifica della Carta costituzionale.
È del tutto evidente che se la decisione del capogruppo del Pd al Senato fosse confermata (così sembrerebbe visto che è stata già fatta circolare), saremmo di fronte a un passaggio delicatissimo per la vita del nostro partito. Democratico.
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