Qui di seguito il comunicato di Felice Casson, dedicato ai sostenitori della disciplina di gruppo e di partito:

La decisione di allontanare i senatori Mineo e Chiti dalla Commissione Affari costituzionali viola non solo l’art. 67 della Costituzione, ma almeno tre norme del Regolamento del Gruppo PD del Senato che all’art. 2 comma 1 recita:

“Il Gruppo riconosce e valorizza il pluralismo interno nella convinzione che il continuo confronto tra ispirazioni diverse sia fattore di arricchimento del comune progetto politico”.

Art. 2 comma 3: ” Il Gruppo riconosce e garantisce la libertà di coscienza dei senatori …”

Art. 2 comma 5: “Su questioni che riguardano i principi fondamentali della Costituzione Repubblicana e le condizioni etiche di ciascuno, i singoli senatori possono votare in modo difforme dalle deliberazioni dell’Assemblea del Gruppo ed esprimere eventuali posizioni dissenzienti nell’Assemblea del Senato a titolo personale, previa informazione al Presidente.”

Inoltre nel Regolamento del Gruppo non è previsto che un senatore possa essere sostituito d’imperio in un incarico di Commissione già affidato, essendo previste eventuali altre sanzioni, secondo una procedura ben determinata.

Felice Casson

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