Legittimo impedimento, nucleare, acqua pubblica. Secondo me, la cosa più semplice e più giusta, è dire sì ai referendum, sostenuti e promossi da molti elettori (e militanti) del Pd lo scorso anno.
Quella referendaria è una grande occasione, per tornare a parlare di politica, per uscire dall'agenda berlusconiana, per sottrarci all'asfissiante logica delle alleanze (come ha fatto, brillantemente, Casini giusto ieri, spiegando che lui non condivide il programma del Pd). Lontano dalle elezioni, ci vuole più politica, più proposta, più mobilitazione.
Al Pd, allora, il compito di una grande campagna, in cui emergano le sue posizioni, le idee guida per cambiare il Paese, muovendo da questioni essenziali. La giustizia, l'ambiente, il bene comune.
Nei prossimi giorni, farò una proposta in questo senso alle gerarchie democratiche, nella speranza che vogliano raccogliere il senso di una sfida politica a tutto tondo.
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