Quasi tutte le Regioni dicono di no al nucleare:

Le Regioni italiane dicono un no quasi corale al nucleare. Al decreto legislativo del governo che riguarda i criteri di localizzazione degli impianti nucleari e dei depositi di rifiuti, corretto dopo i rilievi della Corte costituzionale, Emilia Romagna, Marche, Basilicata, Toscana, Liguria, Molise, Puglia, Umbria, Calabria, Sicilia, Sardegna, Valle d'Aosta e Provincia di Bolzano hanno dato parere negativo, mentre quattro hanno dato parere favorevole, subordinato all'accoglimento di una serie di emendamenti, la Lombardia, il Piemonte, la Campania e il Veneto.

Le poche che dicono di sì, poi 'precisano':

Oggi però il governatore del Veneto Luca Zaia ha precisato: «Il Veneto non ha le caratteristiche necessarie per ospitare una centrale nucleare, per cui dico: fino a quando ci sarò io è e sarà sempre no a questa ipotesi». La Lombardia ha detto sì al decreto sui siti ma ha anche sottolineato come «la regione è autosufficiente nella produzione di energia e di questo bisognerà tenere conto quando si penserà alle nuove localizzazioni».

Formigoni si rivela anche un esperto e così dichiara sulle differenze tra Italia e Giappone:

Secondo il governatore lombardo, in Italia, invece, «le condizioni sono diverse, parliamo di centrali di nuovissima generazione e, inoltre l'Italia è un Paese sismico ma migliaia di volte in meno del Giappone».

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