Da ore se le danno di santa (?!) ragione i membri del governo sulle nozze gay.
Alcuni esponenti del Pd fingono che la proposta dei matrimoni egualitari sia nel programma del premier (quando è noto che non lo è, se non nella versione ridotta delle cosiddette civil partnership alla tedesca), i parlamentari e ministri di Ncd si dicono invece scandalizzati a prescindere.
Ora, è tutto bellissimo, ma una domanda sorge spontanea: con chi si voterà la nuova legge sulle nozze gay (che poi non lo sono) più volte promessa? Perché a occhio la forza di Alfano non sembra più di tanto propensa a spingersi molto in là. O sbaglio?
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