Altro che scissione: la mossa vera è unire la sinistra, divisa e spaesata.
Farlo sulla traccia della tre giorni di luglio, a Livorno, in cui lanciammo Possibile.
Farlo con tutti coloro che si interrogano e che chiedono qualcosa di più e di diverso.
Farlo con tutto ciò che di sinistra e di moderno c'è un Europa, da Podemos a Tsipras, ai verdi, ai socialisti, alla fine di un semestre europeo non proprio irresistibile.
Farlo a Bologna, per tanti motivi.
Farlo a un anno di distanza dalle primarie dello scorso anno.
Farlo perché c'è bisogno di qualcosa di diverso, perché c'è troppo poco nella politica italiana e quello che c'è non piace molto, per usare un eufemismo.
Farlo sulla base del patto, ma non quello del Nazareno, quello che si può sottoscrivere con i cittadini e i parlamentari, dal momento che sono esplose le coalizioni e saltati i programmi elettorali.
Farlo – ed è la cosa più importante – in vista di un progetto e di un programma alternativo a cui lavorare in una "grande opera" che sappia essere interpretata da un gruppo dirigente di appassionati e non di nominati, di persone liberi e non di fedeli della religione del marketing.
Farlo insomma con un patto, un progetto e un'agenda politica che ora non c'è.
Farlo ripartendo dalla società.
Farlo il 13 dicembre, il giorno di Santa Lucia, per tutti quelli che hanno gli occhi e il cuore.
Farlo perché è possibile. E necessario.
Ci vediamo a Bologna, alla Scuderia, dalle 11,30 alle 18, sabato 13 dicembre 2014.
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