Walter Tocci a Roma, al teatro Quirino, alla conferenza del Pd romano.
Sulle decisioni prese dall’alto, sui parlamentari di collegio (collegio, quale collegio?), sulle elezioni di secondo grado decise dalle correnti, sulle questioni che riguardano i quartieri più lontani e meno rappresentati nelle nostre città.
Per un potere delle periferie, così lo chiama Walter, e ha tutte le ragioni.
Le risorse da destinare ai municipi, ai quartieri, in cui il controllo sia affidato a un Comune, senza gare al massimo ribasso (in tutti i sensi), per promuovere la migliore concorrenza, dei politici e delle imprese, contro la ‘pappa’ che tutto tiene insieme.
Spostiamo il potere, diamo rappresentanza. Sembra una questione secondaria (direbbe qualcuno) e invece non lo è. È la questione.
Restituiamo la politica al territorio, ai cittadini, conclude Tocci. Che poi dovrebbe essere la principale differenza tra destra e sinistra. No?
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