I candidati di Andrea Pertici al Quirinale: se è un uomo, Prodi; se è una donna, Bonino.

Il presidente deve garantire la Costituzione e con essa la volontà popolare, che si esprime, appunto, nelle forme e nei limiti della Costituzione. In questa fase di sfiducia nelle istituzioni serve una persona la cui stessa elezione non sia percepita dai cittadini come una chiusura della casta, una persona che pur avendo esperienza politica sia sempre rimasta collegata alla società civile… Che non si sia chiusa tra palazzi e voli di stato. E la volontà popolare, che si esprime in tanti modi, spesso dimenticati (leggi d’iniziativa popolare, referendum, orientamenti dell’opinione pubblica non rappresentati da alcuno compiutamente) deve essere rappresentata nelle forme più alte: da un presidente che nei momenti difficili non sia perno e decisore dei processi politici, ma rappresentante dei cittadini.

Se consideriamo che ieri Fi ha chiesto che fosse un politico non del Pd: ecco, prima di arrivare alla ‘C’ di Casini, forse è meglio la ‘B’ di Bonino. Se si vuole una compiuta espressione della storia politica del centrosinistra, invece, si possono chiudere i 101 in bagno (metaforicamente) e provare a far quello che non ci riuscì nel 2013.

Il consiglio di Pertici è preciso, as usual.

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