Scrive Rita Castellani, a conferma di quanto trovate qui sotto:
Il peggio di quella roba non è “l’effetto Berlusconi”. Ma il fatto che la (non) punibilità è legata ad una percentuale del reddito evaso, e non al valore assoluto, che è la misura vera del danno allo Stato. Quindi: se hai un reddito di 1000 e evadi 100 sei punibile come chi, con un reddito di 1mln., evade 100.000. Che è un modo surrettizio di negare ulteriormente il principio costituzionale della progressività della responsabilità fiscale.
Rocco Olita rincara:
Della depenalizzazione del reato di evasione fiscale per somme al di sotto del 3% del reddito considerato, ciò che dovrebbe indignare di più non è la sua applicabilità ai casi Unicredit o Berlusconi, ma la ratio palesemente ingiusta.
In pratica, con norme come quella si sancisce il principio per cui un ricco può impunemente rubare più di un povero.
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