Gira un tweet in cui c’è una mia foto di ieri sera in cui chiacchiero con alcuni colleghi parlamentari – io in piedi, loro seduti – in un ristorante-pizzeria di Roma.
Il commento – TUTTOMAIUSCOLO, obbligatorio per certe sparate – recita: così si comprano i disonorevoli.
Per la cronaca, ieri sera Luca Pastorino, tifoso genoano, voleva vedere la partita Napoli-Genoa. Abbiamo cercato un posto in cui si vedesse la partita, quindi, e ci siamo recati in pizzeria con – in ordine alfabetico – Paolo Gandolfi, Giuseppe Guerini, il suddetto Pastorino e Sandra Zampa. I ‘soliti’ commensali delle famose cene con Civati. Dovevano raggiungerci altri colleghi che hanno deciso diversamente.
Nella pizzeria, scelta solo per la ragione calcistica di cui sopra, abbiamo incontrato un tavolo di ex-parlamentari del M5s (non ricordo se espulsi o dimissionari, persone che conosco come tutti i colleghi), un tavolo di parlamentari del M5s, tra cui Roberto Fico (nella stessa sala del precedente, cito Fico perché è il più noto) e un altro tavolo, alle spalle del nostro, a cui si sarebbe seduto, di lì a poco, Vito Crimi, con un altro gruppo di colleghi che non ho il piacere di conoscere.
Uscendo a telefonare mi sono intrattenuto con gli ex-5s, dopo aver salutato i 5s, ed essermi seduto nuovamente per salutare anche gli altri 5s che si trovavano nello stesso ristorante.
C’è stato un attimo di tensione, è vero, quando Pastorino sul 2 a 1 per il Napoli si è detto deluso (eufemismo) contestando la decisione dell’arbitro che ha decretato un rigore molto dubbio, che faceva seguito a un gol, a favore del Napoli, altrettanto discutibile (almeno a detta del Pastorino). Si è rivolto quindi a Fico, napoletano, con quelli che è meglio definire «suoni non udibili». Ma si scherzava, ovviamente, essendo noi sostenitori di un calcio gentile, di un tifo appassionato ma mai violento, di una passione che ci piace condividere con tutti (5s, ex, neo e tutte le categorie delle persone che abbiamo intorno).
Ora, a parte che con tutti i grillini presenti resta solo da capire chi abbia fatto la foto (che di per sé non è un problema, sia chiaro), il commento riportato su Twitter è talmente grave che ha bisogno di elementi per essere sostenuto anche in tribunale, nel caso. Tra l’altro, si tratta di una questione (compravendita di parlamentari) divenuta famosa in occasione di un precedente governo e di una precedente legislatura, che è stata contestata a un protagonista ancora molto attuale della politica italiana, decaduto e non tanto nobile, diciamo così.
Come sapete, non querelo mai nessuno, nemmeno quelli che dicono che sono la «mafia», per scelta assunta tanto tempo fa. Però c’è un limite a tutto, alle cose stupide e offensive soprattutto.
P.S.: la mia pizza era napoletana, benché tifassi Genoa, per l’occasione. La pizza l’ha pagata Luca Pastorino, con cui mi sono sdebitato pochi minuti fa a pranzo. Come vedete, il nostro stile di vita è tutto rendicontato, frequentiamo posti normali, proprio come i grillini. Solo non facciamo foto, se non ai compleanni.
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