Caro Pippo,
mi chiamo Massimo Fanelli, ho 54 anni e da settembre 2013 sono malato di SLA.
Vivo, o sarebbe meglio dire sopravvivo, grazie alla tracheotomia che mi permette di respirare, e alla PEG con la quale vengo alimentato e curato.
Non riesco più a parlare, muovervi, respirare e mangiare quindi ed ho bisogno di assistenza 24 ore su 24. Sono imprigionato dentro il mio corpo, completamente immobile e riesco a leggere, scrivere, navigare su internet e comunicare grazie ad un computer a controllo oculare.
Credo si possano immaginare quali atroci sofferenze psicofisiche debbano sopportare i malati gravi come me, ma per quanto avessi vissuto esperienze scioccanti come volontario nella missione in Sierra Leone, neanche la più perfida delle mie immaginazioni sarebbe riuscita a costruire quel mostro fatto di dolori sparsi, disagi fisici, sogni infranti, speranze azzerate, che accompagna il malato ad ogni respiro.
Tutto questo aggravato dalla frustrazione dovuta alla consapevolezza che ci viene negata la libertà di decidere se e come accettare questa situazione e la dignità di sentirci uomini capaci di pensieri e decisioni.
Ecco quindi che cercheremo, con il movimento IO STO CON MAX, di informare l’opinione pubblica sul concetto di Eutanasia Legale e Testamento Biologico, affinché il movimento acquisti il maggior consenso popolare e motivi la politica a spogliarsi di quel retrogusto cattolico che governa in questo campo le decisioni, ma che dovrebbe mantenere quello spirito laico come previsto dalla nostra costituzione.
Una aggressione esercitata più che con il dissenso, con la negazione al confronto ed il silenziamento dei mass media e dei politici.
Noi cercheremo di superare questo tabù ideologico, con l’informazione, la determinazione e la persistenza.
Ti chiediamo per questo, se condividi questi valori e se ti puoi impegnare verso la politica affinché si legiferi sul fine vita, difendendo i principi di libertà ed autodeterminazione di ogni uomo.
Con grande stima,
Max
#iostoconmax
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