A partire dal suo articolo 5, quello che regala miliardi ai concessionari autostradali negando la concorrenza. E dimissioniamo le scelte assurde compiute in questi anni, dalla legge obiettivo in avanti, sulle grandi opere, quando non servono e quando sottraggono risorse a investimenti molto più importanti e moderni.

Se le dimissioni di Lupi sono state un fatto politico, siamo conseguenti e diamo corso a una svolta politica sulle infrastrutture: perché finora più che è un cambiaverso è stato un contromano, alla ricerca di soluzioni datate, onerosissime e molto poco liberali.

Riprendiamo, con l'occasione, una politica sull'energia che sia compatibile con i migliori standard europei.

Facciamo qualcosa di verde e qualcosa di moderno, che sono anni che facciamo scelte che non ci portano da nessuna parte.

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