L’Italicum mantiene alcuni profili di incostituzionalità del Porcellum? Certamente mantiene la tendenza a limitare le possibilità di scelta dei cittadini.

Per garantire quest’ultima sarebbe stato opportuno andare verso un sistema maggioritario accompagnato da elezioni primarie previste per legge.

Troppo bello, troppo semplice, troppo democratico.

Così non è stato. È ancora possibile per i cittadini riappropriarsi di un più pieno diritto di scegliere? Forse lo potrebbero fare direttamente. Con i referendum.

Quando si pensa a un referendum su una legge elettorale bisogna ricordare che questo è ammissibile – secondo una giurisprudenza consolidata della Corte costituzionale – soltanto se la normativa eventualmente risultante dalla abrogazione popolare è immediatamente applicabile. In pratica, solo se il giorno dopo il referendum in cui abbiano eventualmente vinto i “SI” c’è comunque una legge che consente di andare a votare per le Camere.

Questo significa che con un referendum non può essere introdotta la soluzione preferibile, come potrebbe essere un sistema maggioritario magari corretto come quello previsto dal Mattarellum (nella versione adottata per la elezione del Senato), con collegi uninominali che consentano un rapporto eletto-elettore, potenziato attraverso elezioni primarie. Ma possono essere introdotti alcuni miglioramenti al testo, purché questo rimanga immediatamente applicabile, eliminando le maggiori criticità.

Tra queste ci sono i capilista bloccati. Perché se delle preferenze si dà – come molti danno – un giudizio negativo, queste non dovrebbero esserci. Ma se ci sono dal secondo in poi, perché non dovrebbero esserci per il primo? 

Ecco che quindi può essere studiato un quesito per eliminare il capolista bloccato, estendendo le preferenze.

Altro punto è la attribuzione del premio. In prima battuta questo verrebbe attribuito a chi raggiunge il 40% dei voti, che otterrebbe il 55% dei seggi. Si tratta di un aumento minore o uguale al 15%, che certo è (molto) significativo, ma molto più ragionevole di quello senza soglia previsto dal Porcellum fino al 2013. Il fatto è che l’Italicum il premio vuole comunque attribuirlo (proprio come il Porcellum) e a questo fine prevede un ballottaggio tra le due liste meglio piazzate che non abbiano raggiunto il 40% (nel 2013 tra due liste introno al 25%). Quella che in questo singolare spareggio prendesse un voto in più avrebbe il premio. Che in effetti sembra di nuovo davvero troppo in termini di aumento percentuale.

Ecco che quindi anche su questo punto può essere studiato un quesito che magari evitando di eliminare del tutto il premio, lo condizioni almeno al raggiungimento comunque del 40%, in assenza del quale nessun premio può essere attribuito. In fondo, il voto degli elettori dovrà pur pesare…

Ciò che alla Camera è stato impedito ai parlamentari, insomma, potrebbero farlo i cittadini, per i quali migliorare l’Italicum è possibile.

Sarebbe stato bello poter intervenire sul numero dei collegi e sulla distribuzione nazionale dei seggi, i veri problemi dell’Italicum, almeno per me. Ma questo non sembra essere tecnicamente possibile.

Chi è d’accordo, ne discuta subito. Chi come il 5s ha sempre insistito sulla partecipazione dei cittadini non si può sottrarre.

E a chi dice che non si raggiungerebbe il quorum, rispondo che si può associare ad altri quesiti, su questioni altrettanto rilevanti, che possono essere associate a queste. Come accadde nel 2011.

La sovranità appartiene al popolo.

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