Sarebbe doveroso, nei confronti della cosa più preziosa della «cosa pubblica», della Repubblica, che è proprio la Scuola.

Sarebbe rispettoso, per chi da settimane è mobilitato a proprie spese (in tutti i sensi) per difendere gli interessi del Paese intero, non solo di una qualche categoria.

Sarebbe necessario, se è vero che a parole tutti vogliono valorizzare il ruolo degli insegnanti, ma poi capita troppo spesso che i politici li oltraggino.

Sarebbe infine un modo per dire e ricordare a tutti che la scuola è da anni oggetto di riforme che l’hanno resa più povera, più fragile, meno pubblica, meno uguale.

I parlamentari rappresentano la Nazione, dice la Costituzione. E la Nazione inizia proprio a scuola, dalla Scuola.

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