Caro comitato, cara e caro Possibile,
In molti comuni abbiamo già raggiunto e superato l’obiettivo, grazie al lavoro eccezionale di moltissimi Possibili sparsi per il Paese.
La nostra rete, che nasce già a disposizione dei cittadini e che prescinde dall’ombelico che appassiona molti, si è attivata al di là di ogni previsione.
Ora sono a chiedere a voi, a te, una per una, uno per uno, di fare il possibile (appunto) per moltiplicare gli sforzi e raggiungere l’obiettivo nazionale.
Per farlo, le azioni sono collettive e personali.
Potete promuovere un banchetto, anzi più d’uno.
Se siete in pochi e isolati (capita: siamo solo all’inizio) potete andare in comune a firmare, potete portare i vostri amici e potete volantinare davanti alla casa comunale dove si può firmare. Spingitori di referendum.
Vi consigliamo di farlo anche davanti alle scuole e di ricordare a tutti che si firma per fermare le schifezze approvate negli ultimi due anni, che nessuno aveva promesso in campagna elettorale e che sono il prodotto più rovinoso delle larghe intese.
In più potete scrivere sms, usare whatsapp, invadere i social, spiegare come si fa e se non lo sapete potete scrivere a [email protected] e chiedere ad Alessio e Marco (i migliori) come si può risolvere il vostro problema.
I nostri parlamentari, gli amici di Green Italia, i colleghi di Alternativa libera, gli attivisti di Azione civile si sono mobilitati insieme a noi e condividono la sfida e i risultati. Altri forse si aggiungeranno, di qui alla fine del mese, e i referendum saranno anche loro: perché i referendum sono di tutti coloro che li sottoscrivono, alla pari, all’insegna dell’uguaglianza e della democrazia.
Per qualsiasi cosa, in questi giorni, potete chiamare anche me, a qualsiasi ora, all’indirizzo [email protected].
Sono qui, insieme a voi, per cambiare le cose. Contro i falsi cambiamenti, come sempre,
pippo
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