Max mi ha scritto adesso di portare con urgenza i moduli al comune di Sona (Vr) dove ha segnalato che alcune persone vorrebbero firmare. Dice che sono venti.

Max Fanelli non si può muovere dal suo letto. È malato di Sla e comunica con un sistema complesso e faticoso, sbattendo le palpebre.

Da settimane sta organizzando banchetti, segnalando dove e come si può firmare, promuovendo tra i suoi mille contatti i referendum e la campagna. A Senigallia, la sua città, nelle Marche e nel Veronese, dove ha vissuto a lungo.

Segue una linea manageriale e si serve della lunghissima esperienza maturata nel volontariato, tra Italia e Sierra Leone.

Insomma, è il primo referendario. E a lui dedichiamo le migliaia di firme che arrivano ogni giorno. E le ragioni per cui lo facciamo.

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