Elly Schlein e il vostro affezionatissimo sono stati a Bruxelles tra domenica e lunedì, per una serie di incontri con i comitati di Possibile all’estero ed esponenti della politica europea, tra socialisti non ridotti al pensiero (=) unico, Verdi, Podemos e Labour.
Questi i punti su cui ci siamo impegnati:
Operazione verità su UE e sui luoghi comuni di cui si alimenta il dibattito politico-mediatico italiano senza alcun riferimento a dati di realtà: un dato preoccupante particolarmente sentito in questi giorni. In più vorremmo documentare la scarsa presenza delle istituzioni italiane – a cominciare dal governo, questo e i precedenti – nel lavoro quotidiano presso le istituzioni europee. A proposito di «mancanza di interlocutori».
Dare il via – sul modello dei Mooc – a una scuola per la progettazione e quindi l’accesso ai fondi europei. Nell’idea della politica che Possibile persegue, una soluzione decisiva per tenere insieme informazione, formazione, condivisione, intervento non solo politico nel senso classico, ma immediatamente culturale e sociale. A disposizione di tutta la società e non solo di una sua parte.
Avviare un gruppo di lavoro per una Ice (iniziativa dei cittadini europei) che riguardi le politiche economiche e sociali che coinvolga altri soggetti europei, alla ricerca di una comune piattaforma e di un manifesto condiviso dalle singole personalità, dalle sigle, condiviso però con le cittadine e i cittadini.
Attivare i comitati di Possibile nei paesi europei perché creino relazioni con i movimenti e i partiti a noi vicini (Possibile essendo rappresentato nel Benelux, in Francia, in Spagna e in Uk, con presenze anche in Germania e in altri paesi Ue e non solo).
Proseguire nel tour europeo: prossime tappe a Barcellona e Lisbona, per ragioni legate alle Amministrative e per capire come si realizza un percorso autonomo rispetto allo schema politico italiano e europeo, che in questo sono molto simili tra loro.
A presto per ulteriori aggiornamenti.
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