Se tutti quelli che hanno votato sì in aula e ora votano no al referendum, avessero votato no quando la riforma passava in Parlamento, la riforma non sarebbe forse mai passata.

Non solo per ragioni numeriche, ma anche per ovvie ragioni politiche.

Se tutti quelli che ora vogliono cambiare la legge elettorale avessero votato di conseguenza in aula, avremmo una legge elettorale “già cambiata”.

A volte la politica italiana segue strane curve, tempi riemanniani, nemesi.

C’è chi a dicembre voterà contro al se stesso di qualche mese prima, un anno al massimo. C’è chi si smentisce completamente, senza tema di smentita, appunto.

In generale vale la regola: pensarci prima, mai? Pensarci almeno ‘durante’, no?

La Costituzione lo prevede, quel tempo di riflessione tra un passaggio e l’altro. Peccato avere sprecato anche quello.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti