Formigoni e il suo capogruppo (ciellino anche lui, per non sbagliarsi) dicono che siamo dei «farisei» e degli «ignoranti del diritto» (Ainis e Onida compresi, s’intende). La notizia di questa mattina (fonte Radio Radicale), circa l’impossibilità del terzo mandato di Formigoni, è che il governo Berlusconi starebbe pensando a un decreto per ‘sanare’ la situazione. Uno scandalo internazionale che conferma che avevamo ragione. Il decreto fornirebbe l’interpretazione ‘autentica’ (sì, ciao) ribadendo la retroattività (incredibile) e rinviando alla normativa regionale la ‘precisazione’ della norma. «Uno schema non molto solido», commenta Angiolini. La retroattività è uno pseudo-argomento e, oltre a essere ovvio, lo dicono tutti. Il decreto, dice Angiolini, sarebbe «tre volte abnorme». Perché è «in corsa». Perché dimostra che la candidatura di Formigoni era (ed è) «viziata». Perché l’«urgenza» e la «necessità» di un decreto del genere è tutta da dimostrare. Il fatto ormai dimostrato è: il terzo mandato da presidente direttamente eletto non si può fare. La legge lo vieta, Berlusconi lo mette a posto con l’ennesima legge ad personam. Ecco i veri farisei.
P.S.: a chi nel Pd ha detto e scritto che abbiamo sbagliato a presentare l’esposto, risponde il governo con questa iniziativa.
P.S./2: le puntate precedenti: Tertium non datur, Due mandati possono bastare, Ventennio, ItaliaFutura, E, per ultimo, arrivò Beppe, Adesso risponde, Io amo questo Paese.
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