Questa sera sarò a Verona con Annalisa Corrado e il candidato sindaco Michele Bertucco per presentare le molteplici iniziative di #primadeldiluvio.
Una legge di iniziativa popolare, la Carbon Tax, il sostegno all’autoproduzione di energia e la sua condivisione, la transizione ecologica come strategia economica e sociale verso un futuro parecchio incerto, per affrontare il quale dobbiamo essere pronti a iniziative immediate. Non emergenziali, ma programmate, con impegni chiari e inequivocabili, a livello nazionale e europeo (dove segnalo la campagna dei Verdi per il disinvestimento dalle fonti fossili).
La nostra epoca è essa stessa una «transizione», un dopoguerra sociale ed economico per una parte consistente della popolazione, un passaggio verso qualcosa che non conosciamo e che temiamo di non controllare, a cominciare proprio dall’energia, dalla dipendenza da altri, dalla possibilità di competere sull’innovazione. Una transizione che non a caso è una migrazione, perché un batter d’ali di farfalla arriva a velocità supersoniche in ogni parte del pianeta, e l’inquinamento nelle nostre città provoca la desertificazione dei villaggi a migliaia di chilometri di distanza, il nostro modello di sviluppo si mantiene controllando, anche con le armi e con la guerra, le materie prime che si estraggono così lontano e però così incredibilmente vicino.
Siamo antidiluviani. Vorremmo evitare il diluvio e partire dalla fine del mondo per dare a noi e a tutti una nuova speranza e nuovi orizzonti di benessere. Compatibili tra loro.
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