514 firme irregolari (clandestine?). Allo stato attuale, Formigoni è fuori, perché la lista in questione è proprio il listino del presidente (e dell’igienista dentale, per capirci). Proprio quel listino sul quale il Pdl ha discusso fino alle ultime ore. L’avevo detto io che un giorno e mezzo per raccoglierle era molto poco…

P.S.: mi chiedono, come può accadere un doppio flop (una sorta di "gara a ciapanò", come la chiama qualcuno)? Quando non hai grande rispetto per le regole e ti senti al di sopra di tutto, invincibile e insindacabile, può accadere…
P.S./2: la sintesi di Luca.
P.S./3: mi spiego: Formigoni, allo stato attuale, non si può presentare alle elezioni. Poi faranno ricorsi, leggine, de-cretini e altro ancora, ma per ora, Formigoni è escluso dalla competizione elettorale. Questo perché Formigoni è il «primo della lista» (del cosiddetto «listino»). Decadono lui e il listino, perché non hanno firme a sufficienza, e, di conseguenza, tutte le liste collegate. Cioè, tutti. Effetto domino, tipo.
P.S./4: Omnimilano: «Mancanza del timbro tondo sui moduli» per 136 firme, «mancanza data dell’autentica» per 121, «mancanza luogo dell’autentica» per 229, e «mancanza qualifica autenticante» per altre 28. Queste le anomalie riscontrate dalla Corte d’appello in 514 delle 3.935 firme presentate per la lista «Per la Lombardia» di Roberto Formigoni. È quanto si legge nel provvedimento con cui la lista è stata dichiarata non ammissibile dall’Ufficio centrale regionale.

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