Piero Fassino oggi offre la sintesi della deriva culturale prima ancora che politica del partito del governo. Tra titolo, occhiello e soprattutto catenaccio eccola qui.

Al di là degli aspetti profetici che già l’hanno reso famoso, si può notare: l’uso della metafora della «barca di voti» perfettamente attinente con l’argomento. Il richiamo referendario, che porta sempre bene. L’urgenza di un piano sgomberi (casa nostra). E la ripresa dello slogan leghista (casa loro), ovviamente affermando che non si tratta di uno slogan leghista. Peraltro, per aiutarli a casa loro, per ora abbiamo istituito di fatto il blocco navale chiesto dalla Lega e lasciato il compito di trattenerli (non importa come) alle milizie libiche.

E così dopo avere imparato da una presidente di Regione che ci sono stupri più gravi di altri, da un senatore che ci sono cose che non ci possiamo permettere, anche se si parla di vite umane, da un segretario che si possono usare gli slogan dell’estrema destra, ecco la sintesi di chi la sa più lunga. E che prevede il futuro. Nero.

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