People è nata per affidare alle persone racconti universali, che alle persone parlino in modo diretto di questioni delicate e complesse.
Nel pensare alla casa editrice e al suo approccio editoriale abbiamo pensato a Mauro Biani e ci siamo detti: ci dobbiamo ispirare al suo lavoro, al suo tratto, al messaggio che ci consegna ogni volta che vediamo una sua vignetta. La pubblicazione del suo libro è un passaggio per noi naturale, perché Biani per noi è stato parte dell’elaborazione stessa di People, fin dall’inizio.
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Com’è capitato a Makkox, questa settimana, con l’immagine del ragazzo e la sua pagella, il messaggio di un libro bellissimo – Naufragi senza volto – ha finalmente avuto, appunto, «un volto». L’immagine coglie nel segno: sono i «senza nome» di cui parla Liliana Segre, che sono annullati anche nella possibilità di essere conosciuti. Ed è lo stesso lavoro che fa l’anatomopatologa Cristina Cattaneo, che del libro è autrice (lo pubblica Raffaello Cortina): dare un nome alle persone e ai fenomeni, aggiungo, che le riguardano, che cambiano le loro vite.
La vignetta è per sua stessa natura un veicolo antico che si adatta perfettamente a raccontare una storia in uno sguardo. Funziona molto, forse più che mai, in un mondo che vive in un eterno presente irriflessivo come quello che furoreggia nel nostro discorso pubblico. Che dimentica in fretta e che ogni giorno chiede una nuova storia. Quel disegno è un modo per fermare il presente e il suo flusso e insieme un antidoto potentissimo al luogo comune, come vuole significare lo stesso titolo del libro. Una minuscola scheggia di eternità e di universale in un mare confuso, limaccioso, oscuro, in cui le parole si fanno sempre più grevi, imprecise, volgari.
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Quello che abbiamo cercato di fare con La banalità del ma è non solo e non tanto offrire una retrospettiva dell’ottimo lavoro di Biani in questi anni, giorno dopo giorno, ma comporre un puzzle che offrisse una prospettiva su ciò che ci accade. La domanda è quella più profonda che possa esserci: chi siamo noi, cosa siamo diventati?
Per dare un valore ulteriore e per fare da raccordo tra i vari momenti del libro, Biani ci ha voluto dedicare una serie di inediti, veri «passaggi» che ci accompagnano mentre attraversiamo le sue pagine e anche la società in cui viviamo.
Lo trovate qui e a febbraio in libreria.
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