Oggi, la Stampa dedica un interessante supplemento alle elezioni regionali: è l’unico giornale a farlo ed è un merito grande. Le pagine sono curate da Luca Ricolfi e dalla Fondazione David Hume. In testa al medagliere (gli indicatori: sanità, numero di dipendenti, velocità sul piano casa, assistenza, sicurezza sul lavoro, turismo) c’è la Lombardia, che però si ferma nella “speciale classifica” del chi sale e chi scende (sanità e numero dei dipendenti), nella quale si trova a metà. C’è un primo problema da segnalare a Ricolfi e ai ricercatori della Hume: si tratta del dato che riguarda i dipendenti per abitante, che la ricerca enfatizza oltre ogni misura. La Lombardia ne ha pochissimi rispetto alle altre regioni, ma come ho abbiamo ripetuto più volte (senza successo, evidentemente), svetta nella classifica dei consulenti e dei collaboratori. Purtroppo nel supplemento odierno di questa grande agenzia di lavoro precario non c’è alcuna traccia. E il dato che emerge è profondamente falsato. Qualcuno lo segnali agli autori (dal momento che la Fondazione è dedicata a Hume, un po’ di sano scetticismo è importante, forse). Interessante, invece, il dato sugli stipendi dei consiglieri (che è il caso di ridurre della metà, come da me proposto tempo addietro): si scopre che i più pagati (almeno direttamente) sono i laziali e i campani, mentre i lombardi sono a metà classifica. Sulla Sanità, l’Emilia batte la Lombardia. Al terzo posto, la Toscana, ultima la Calabria. Un dettaglio ancora: la velocità nell’approvare il piano casa ci pare un indicatore molto viziato dalle scelte politiche di fondo. Ci sono state regioni più pronte e altre meno anche in relazione al grado di fiducia nei confronti di questo strumento. Tutte cose da considerare, quando si attribuiscono le medaglie. Comprate la Stampa, però, ne vale la pena.
P.S.: nel chi sale e chi scende, al penultimo posto troviamo il Veneto, mentre la prima regione in assoluto è la Campania. Sorprendente. Che qualcuno avvisi De Luca, perché forse il suo slogan («Cambiare tutto») è un po’ eccessivo… In ogni caso, qui di seguito, le due classifiche:
Medagliere: Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Piemonte, Umbria, Marche, Liguria, Puglia, Lazio, Calabria, Basilicata, Campania.
Chi sale e chi scende: Campania, Umbria, Lazio, Piemonte, Marche, Emilia Romagna, Lombardia, Liguria, Toscana, Basilicata, Veneto, Calabria, Puglia.
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