'Italia e la politica scoprono il web con qualche secolo di ritardo grazie a una manifestazione televisiva, con tutti i volti della tv. Quelli di sempre, oltretutto, che esattamente come i politici italiani occupano la scena da quando sono nato, parlando tra di loro. Nessun giovane giornalista alla ribalta, nessuna cosa che non ti aspetti, nessuna rottura dello schema. Santoro contro Berlusconi: l'ennesima occasione sprecata all'italiana. Ho sostenuto come lui l'iniziativa, e l'ho fatto convintamente, ma alla luce del 'risultato' sono ancor più duro di Luca, e credo che la mia piccola proposta (lasciata immediatamente cadere) sarebbe stata utile, perché – oltre al pubblico diffuso (come se quello della tv non lo fosse!) – avremmo anche potuto apprezzare un palco diffuso. E nuovo. Che raccontasse che c'è un'altra Italia, altra rispetto anche alla destra e alla sinistra del 1994 (anno in cui tutto si è fermato). Leggo Michele Serra su Repubblica tessere le lodi di questa iniziativa, il Fatto rivendicarla con un'enfasi esagerata: e invece pensate a cosa sarebbe successo se Santoro avesse soltanto convocato la trasmissione televisiva via web (per altro mandata in onda anche dalle tv) e avesse lasciato spazio a nuovi volti e a nuove suggestioni. L'audience c'è stata? Con Benigni, Gabanelli, Luttazzi non è una grande novità. Lo sarebbe stato se avessero invertito gli elettrodi. Sarà per la prossima puntata.
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