Da anni mi auguro che siano le persone a mettersi in parola, non noi a parlare al posto loro.
Espérance lo ripete sempre: la cosa più importante è l’ascolto.
Ed è bello vedere e ascoltare, appunto, il protagonismo di chi è stato soltanto raccontato, nel nostro paese. Con le statistiche, i grafici, i titoloni, peraltro, come se si trattasse di numeri, non di persone. Senza respiro.
Sono giorni rivoluzionari.
E fare come ha fatto People non è difficile, si tratta soltanto di dare voce a chi la voce ce l’ha. Ed è potente e grande.
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