Nel bel libro dedicato da Alessandro Marzo Magno a Aldo Manuzio (L’inventore dei libri, Laterza), si fa presente fin dalle prime righe che l’editore è un lavoro che deve saper far sognare e però tenere i conti. Un incrocio sapiente tra poesia e #Brianza, diremmo noi.
Ora, la nostra rivista «Ossigeno» è cara. Costa 18 euro. Troppi, dicono in molti.
Lo sappiamo. Meno di così, con i numeri che sta facendo, dovremmo ribattezzarla «Buco nell’ozono».
Le ragioni dei costi così alti potete immaginarle, soprattutto se avete preso in mano la rivista, sfogliato i contributi, valutato il numero di collaboratori e di autori.
Ci sono due «però» molto grandi di cui vorrei parlarvi. Il primo è che a fronte di un buon riscontro siamo intenzionati a ridurre il prezzo di copertina e conseguentemente gli abbonamenti (anche per chi li ha già fatti, ovviamente).
Il secondo è che nell’abbonamento sono compresi quattro numeri, quattro libri People in allegato (uno per numero) e le spese di spedizione comprese (tracciate, perché a noi piace far così, costano un botto esagerato).
Ciò che vi voglio dire è che Ossigeno è una rivista comunitaria, sia nella sua ideazione e preparazione, sia nella sua fruizione. Più saremo, meglio sarà.
[L’abbonamento, come sempre, è sul sito di People]
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