Mentre Giuseppe Conta, leggete un po’ qui.
Tra le sue condizioni per votare la fiducia al Conte, Mario Monti scrive:
Riforma fiscale, con adeguato spazio alle semplificazioni, ad un fisco “friendly ma non troppo” verso i contribuenti, alla necessità di salvaguardare la competitività ; ma anche, senza pregiudizi in alcuna direzione, ai temi che solo in Italia sono considerati tabù, temi che tutti i partiti, pavidi, non osano neppure pronunciare: imposta ordinaria sul patrimonio, imposta di successione, imposizione sugli immobili e aggiornamento del catasto, imposizione sul lavoro, ecc. Ci si potrebbe avvalere, come punto di partenza, delle audizioni parlamentari svoltesi recentemente, in particolare di quella – meticolosamente non sovversiva, ma che non ha tabù – di Giacomo Ricotti della Banca d’Italia (11 gennaio 2021).
Tutti i partiti, caro Monti, tranne uno.
E l’audizione di Ricotti, praticamente, ricalca la proposta di Possibile. Vi aggiorniamo tra poco.
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