Scandalo per la norma classista e idiota sulle vacanze all’estero. Peccato però che già ci fosse la norma sulle seconde case, anche in affitto, purché il contratto fosse stipulato prima del Dpcm settordici. Per non parlare dei lockdown a eccezioni sempre più numerose, con commi che annullavano tutta la norma. Rigidissimi fuori, cialtroni dentro. Ovviamente tutto pensato per i bene informati, per i potenti, per chi se lo poteva permettere. Gli altri chiusi in un monolocale.
C’è da perdere la ragione, di fronte a queste schifezze.
Li vedo solo io i mendicanti centuplicati per strada? Li ascolto solo io i racconti delle persone disperate? E le code alle mense della carità? E il disastro sociale oltre a quello sanitario?
L’abbiamo buttata sul corporativo – di chiara ascendenza, diciamo – invece di ragionare in termini di classi. Di oppressi. Di persone che non hanno alcun motivo di speranza.
Non abbiamo avuto cura del disagio psicologico, che è esploso.
Vi volete svegliare? Volete capire che chi si è arricchito e ha consolidato la propria rendita deve salvare chi è precipitato? Si chiama patto sociale e si affronta con la progressività e con la cazzo di patrimoniale.
È stato tutto un racconto borghese, di questa crisi determinata dalla pandemia. Tutto quanto. E che noia, e l’aperitivo, e i runner, e i cani, e i Navigli, e altre mille stronzate totali, anche dal punto di vista sanitario.
Vogliamo uscirne con dignità, per tutte e tutti, non solo per chi ha la seconda casa a Courma o a Santa e il volo prenotato per chissàdove?
Che pena e che vergogna.
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