E chi c'ha la C3. A bordo della mia utilissima utilitaria andrò da Torino a Marsala, tra qualche giorno, dopo avere concluso il primo, lungo tour attraverso Feste democratiche dell'Unità del Pd (così si chiamano, più o meno), con una bellissima serata, ieri sera, a Fermo (l'accoglienza migliore doveva arrivare all'ultima Festa).
In ogni caso, viva la C3: perché nel tempo devastato e vile che stiamo vivendo, conviene girare e stare a contatto con il Paese reale (sempre che ci sia ancora, il Paese reale). Nel frattempo anche Grillo è favorevole al governo tecnico, con una serie di punti che per affrontarlo, questo governo di 'transizione', dovrebbe durare cinque anni (minimo):
«un governo tecnico di durata sufficiente per mettere, per quanto si può, sotto controllo il debito pubblico che sta esplodendo nel silenzio generale, per ridare la scelta del candidato agli elettori, per eliminare i rimborsi elettorali ai partiti, nel rispetto del referendum, e per fare una legge sul conflitto di interessi che elimini alla radice il problema Berlusconi».
Manca solo il federalismo e il pareggio di bilancio, per il resto c'è tutto. Grillo propone Montezemolo come premier, e anche questa non è male, se ci pensate. Nel frattempo, il legalitario Fini pensa di astenersi (cavoli!) su Caliendo, d'accordo con l'altro ex amico di B. Così si tira avanti ancora un po'. Sull'Unità, oggi, Chiamparino (che non esclude di correre alle primarie, tra l'altro) dice più o meno le stesse cose che il vostro affezionatissimo ha scritto sull'Unità, ieri (a parte l'adesione incondizionata al "programma Marchionne" e una critica un po' 'prosaica' a Vendola, s'intende). Le contraddizioni della destra, dice Chiamparino, a cominciare dal federalismo e dall'economia. La nostra opposizione. Il nostro profilo, troppo «incerto».
«Il rischio è che noi finiamo per fare gli spettatori di una partita tutta nel campo del centrodestra».
Finora è andata così. Poi lo stesso Chiamparino su Repubblica esagera: chiede addirittura «un Congresso». Dice che dobbiamo smetterla di «rincorrere gli altri». Intanto, sullo stesso giornale, campeggia un titolo inquietante, che non credo abbia bisogno di essere commentato:
«Tremonti premier? La sinistra smetta di illudersi».
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