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Ultimo post sull'argomento, perché la risposta politica è arrivata ieri – con una settimana di ritardo – dal governo nazionale. Pare però che il sindaco di Adro risponda al ministro Gelmini che i simboli non li rimuoverà, sostenendo che i 700 simboli esposti nella nuova scuola del suo Comune siano simboli locali e non di partito. Va bene, abbiamo capito, il sindaco prende in giro il ministro. Nella maggioranza di governo non è certo una novità.
Quello che sorprende è il rischio di vilipendio (che vuol dire svilimento, come se tra l'altro tutto questo non svilisse il nostro dibattito) a cui il borgomastro espone il famoso simbolo tradizionale a cui è tanto affezionato. Una cosa inaccettabile. Il Sole e la cenere. Della tradizione. E della civiltà.
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