Ecco, Alessandro sintetizza mirabilmente quello che da anni cerco di dire.

La parola "famiglia", insomma, designa con ogni evidenza qualcosa di molto diverso rispetto a ciò che voleva dire quarant'anni fa: e insistere a non volerne prendere atto significa rapportarsi con un'Italia astratta, teorica, che non rispecchia più, se non molto parzialmente, le scelte e gli orientamenti delle persone in carne ed ossa. Quelli che dovrebbero governarci si rivolgono ad un paese che non esiste più, e il bello è che lo fanno con la tracotanza senile di chi pretende non soltanto di conoscere la realtà, ma perfino di disciplinarla: reperti malinconici di un'epoca completamente superata dalla realtà, mimano il piglio dei leader ma si ritrovano sempre più spesso a parlare da soli sbrodolandosi addosso.

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