Ok, lo so che è dura, cari miei 25 e-lettori. Lo so che è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire, che certi giorni non ce n'è, che non sai da che parte cominciare, ecc.

Però noi la fiducia (sì, la fiducia) ce l'avevamo e ce l'abbiamo ancora. Non saranno mica Scilipoti e il mutuo di Razzi a farci cambiare idea, no?

La verità è che con questa Italia c'è ben poco da fare. E con questa classe dirigente il Paese è destinato a impoverire, a discutere di cose inutili, a guardare indietro. Anche questo, però, lo sapevamo già. E non è strano che nemmeno il voto di ieri non abbia significato nulla, per questo centrosinistra di abili calcolatori e di infallibili strateghi.

Quando qualcuno vi dice che i nostri riferimenti naturali sono Casini e Fini, beh, non fateci caso, voi avete di meglio da fare. E da pensare.

Un'Italia prossima e diversa la si può costruire, ma dobbiamo farlo insieme. Subito.

Teniamoci in contatto, perché è uno di quei momenti in cui le cose cambiano proprio perché sembrano non cambiare. E tutti, ma proprio tutti, vi dicono che non possono cambiare. Mai.

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