Formigoni, senza battere ciglio, si è fatto scippare da Trento e Bolzano con l’avallo del governo Berlusconi, una delle aree nazionali protette più importanti del paese che per più della metà ricade sul territorio lombardo. Un provvedimento inaccettabile, con molta probabilità incostituzionale, che è quasi certamente il prezzo dell’astensione dell’Svp sulla sfiducia al premier. Senza una gestione unitaria del parco sarà tutto più difficile, a cominciare dalla promozione di progetti per lo sviluppo sostenibile nell’area protetta e incertissimi i finanziamenti. Nei giorni scorsi abbiamo più volte chiesto una presa di posizione alla maggioranza in Regione Lombardia, ma nessuna risposta ci è pervenuta. Strano, vero?
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