Un libro da leggere attentamente. «I decreti würstel: pieni di cose varie e misteriose» (pp. 69-70). Il mitico Scajola, che «vuole a tutti i costi il nucleare, nonostante diversi premi Nobel l’abbiano circondato per spiegargli che è inutile, costoso, pericoloso e troppo inquinante. Il nucleare, non Scajola» (p. 58). Il ministro che «scopre gasolio nel suo Suv e lo trivella» (p. 232) e che conferma: «ho l’atomica» (p. 234). La profezia del Bersani che rassicura: «Come leader del Pd serviva uno che sapesse decidere, dinamico, rapido. Chiunque conosce Bersani sa che dietro quel suo sorriso sarcastico c’è un politico che ha a cuore i problemi dei cittadini. E dietro c’è un altro sorriso sarcastico» (p. 38). Infine, un’acuta critica del Pd, alle pp. 34-sgg., molto attuale (pensando alla scivolosissima immagine di Rutelli – «il partito mai nato», da cui prendere le distanze – e alla ripresa bersaniana del faremo il bambino nuovo):
Il Pd fa la manifestazione del 25 ottobre e Repubblica, che è l’organo ufficiale del Pd, scrive: Quella di oggi segna la vera nascita del Pd. – L’avevano già scritto anche dopo le primarie: – Le primarie segnano la vera nascita del Pd. – E anche dopo il discorso di Veltroni al Lingotto: – Il discorso del Lingotto segna la vera nascita del Pd. – Ogni volta è la “vera” nascita, ma non nasce mai. Quando lo stesso bambino nasce tre volte di seguito, il ginecologo è ubriaco.
Il resto lo trovate ne La guerra civile fredda di Daniele Luttazzi (Feltrinelli).
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