Oggi Bersani è stato chiaro: il Pd giunge a una «politica di apertura con un profilo nostro, senza trattini o divisione dei compiti, con un nostro modo di rivolgerci a tutta l’area del centrosinistra e a quella parte dei ceti popolari che fino a qui hanno guardato a destra». E mi è venuta in mente una pagina altrettanto chiara di Enrico Letta (Costruire una cattedrale, Mondadori 2009, pp. 100-101): «Eppure, dovrebbe essere palese che il centrosinistra, per essere credibilmente in corsa come alternativa a Berlusconi, deve prima di tutto evitare che l’Udc, ampiamente compatibile per programmi e ispirazione di fondo, torni a “fare il centro” del centrodestra come negli anni scorsi. E anche per questo bisogna riconoscere coraggio e lungimiranza a Lorenzo Dellai, governatore del Trentino, rieletto nel 2009 alla guida di quello che potrei definire un nuovo «centro-sinistra» [accidenti, il trattino del Trentino]. Con la C maiuscola. Una scelta forte, carica della genuina ambizione a costruire una coalizione efficiente per poter governare». Dopo la spiegazione di Bindi di qualche giorno fa, un altro passo in avanti nel segno della chiarezza-della-mozione-Bersani. Con la C maiuscola, s’intende.
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