Comunicato stampa. Nucleare: Formigoni segua l’esempio di Calabria e Toscana, si opponga alla legge Berlusconi che riapre le porte all’atomo.«Non è una questione di schieramenti politici. Il nucleare non conviene al Paese e alla Lombardia e questo dovrebbero riconoscerlo tutti. Formigoni segua quindi l’esempio di Calabria e Toscana, ma anche Liguria e Piemonte sono pronte a fare lo stesso, e ricorra alla Corte costituzionale contro la legge votata dal centrodestra in Parlamento che riapre le porte al nucleare in Italia, passando peraltro sopra le Regioni e le comunità locali». Lo dichiarano Carlo Monguzzi (Verdi) e Giuseppe Civati (PD), Consiglieri regionali lombardi dopo il ricorso alla Consulta annunciato oggi dalla Regione Calabria e da altre Regioni. «Formigoni ha già detto pubblicamente che la Lombardia è autosufficiente per quel che riguarda la produzione energetica – continuano Monguzzi e Civati –; sia quindi conseguente e dichiari la nostra regione denuclearizzata. Con 24 miliardi di euro il piano nucleare di Berlusconi prevede l’installazione di 6400 megawatt al 2025. Secondo nostre stime – concludono i consiglieri lombardi – ricavate da studi del Politecnico di Milano e di altri enti di ricerca, con 20 miliardi spesi nel risparmio energetico, nella piccola cogenerazione e nelle rinnovabili ne realizzeremmo 50 mila di megawatt entro il 2020 senza esporre a inutili rischi la popolazione e creando molta più impresa diffusa, lavoro e innovazione. Cosa conviene di più?».

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