Chi mi ospita ad Arcore, all’inizio della serata, mi dice: «Non bastano le sedie. Non pensavo…». Guardando la platea del capannone caldo e umido, a due passi dalla famosa Villa, ho pensato che un primo risultato è stato ottenuto. Al di là delle tessere "a valanga", "a pacchetto", "a nastro" che sono state fatte negli ultimi tempi in alcune zone del Paese, incontro anch’io, nelle mie ‘perlustrazioni’ attraverso il territorio nazionale, numerosissimi nuovi tesserati. Tessere single, si badi bene, non in comitiva. Tessere fatte perché c’è il Congresso e perché c’è bisogno di qualcosa di nuovo. Tempo fa, avevo parlato della necessità per il Pd di un aumento di capitale umano e politico. Al Lingotto avevo lanciato l’adesione di quelli che avevo chiamato "nuovi e democratici", entro la scadenza del tesseramento, per aprire questo partito fin dal primo momento della nostra lunga, lunghissima stagione congressuale. La partecipazione di tanti volti nuovi alle nostre iniziative conferma questo dato: l’aumento c’è stato. E sono soprattutto i giovani ad avere aderito. Come loro, sono arrivati anche tanti ‘fondatori’ che avevano atteso lunghi mesi prima di decidere se aderire al partito che avevano, appunto, ‘fondato’. Avevamo detto, a Piombino, che fosse il caso di ripartire dai fondamentali e dai fondatori. I secondi ci sono, ora abbiamo bisogno soltanto di ritrovare i primi.
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