Zingaretti, presunto candidato alla segreteria nazionale, si sfila, dicendo cose in cui mi riconosco totalmente: «Ora c’è un’altra opportunità ma la politica almeno per me continua a non essere carriera ma servizio e coerenza. Non sarò candidato – prosegue – ma sarò presente e attivo, ancora con maggiore libertà nel congresso per favorire l’aggregazione, lo sviluppo di un pensiero nuovo, oltre le vecchie storie politiche che hanno fondato il Pd. Nuove generazioni nel Pd provenienti da storie le più diverse ci sono ma sono deboli perché frantumate e divise in mille municipalismi e solitudini. Questo le rende vulnerabili a ogni sorta di strumentalizzazione ma soprattutto inermi e deboli rispetto alle domande che abbiamo davanti e alle quali nessuno sembra saper dare risposta: cosa è diventata l’Italia? qual è la nostra ricetta? Come ridefinire un nuovo e attuale patto sociale che riunisca il Paese? Come strutturare un partito moderno che non sia una confederazione di correnti e interessi privati?».

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti